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27 nov 2012

Assassin Creed: Art (R) Evolution - La mostra che si nasconde nell'ombra


Dopo un continuo rimandare, alla fine mi sono presentato alla mostra temporanea interamente dedicata ad Assassin Creed presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano (M2 Sant. Ambrogio). 

Tanta pubblicità, tanta attesa, tanto buio

La mostra era preceduta da un attenzione mediatica stratosferica: era pubblicizzata su cartelloni pubblicitari di Milano, su molti giornali, molti blog hanno prodotto una mini introduzione, era possibile scaricare un applicazione dedicata (Android e iOS), il sito ufficiale era dettagliatissimo e mostrava immagini e video delle altre mostre precedenti (A Roma e allo WOW di Milano) oltre ad un interessante backstage.  Una volta entrato nel museo e pagato il prezzo del biglietto per visitare l'intero museo, ho girato una ventina di minuti (un pò per incapacità, un pò per mancanza di informazioni) alla ricerca della sala "mostre temporanee" perchè all'interno del museo tutto il clamore, la supernazionalità e l'importanza culturale dell'esposizione  era svanita di colpo. Trattata come un opera qualunque, nessun cartello indicava la direzione da prendere.



Non solo, la sala mostre, non appena trovata si mostrava per metà celata nell'oscurità. Il grande stanzone di almeno 20 metri quadri era illuminato solo in prossimità dei gruppi di ritratti più grossi, mentre gli altri elementi della stanza erano lasciati in penombra o completamente avvolti dall'oscurità. Per leggere un paio di didascalie ho dovuto usare una luce personale. Raccapricciante.

Arte, Tecnologia e fuffa

Parlando di contenuti invece devo dire che la mostra è riuscita in 2 cose:


  • Affascinare con i dipinti su tela dei personaggi e paesaggi della serie
  • Fornire un insieme completo e dettagliato (anche troppo) dell'universo del gioco, partendo dalla storia, passando per i filmati video alla prova su pc dell'ultimo capitolo della saga
Bisogna ammettere che le didascalie erano un pò troppo dettagliate (gradevoli per un appassionato ma praticamente nessuno, me escluso, in mezzora si è letto 4 pagine A4 di storia della saga) accompagnati poi da tecnologici codici QR per integrare le informazioni con un analisi storica dei personaggi menzionati. Insomma il classico caso in cui il troppo stroppia.
I dipinti erano incantevoli e di certo rappresentano il pezzo forte della collezione, insieme alla riproduzione in miniatura della macchina volante di Leonardo e la prova "dal vivo" dell'ultimo capitolo.



Il problema però è che non c'era continuità nella mostra, mancava un vero filo conduttore che riuscisse a collegare i differenti gruppi di opere. Per chi conosceva bene la storia si distingueva con chiarezza il materiale proveniente dal primo capitolo (Gerusalemme) il secondo capitolo (Firenze e Venezia) il terzo capitolo (Roma) e alcuni riferimenti ai momenti di "incontro tra realtà", dove cioè i vari Assassini si incontrano per scambiarsi informazioni. Per chiunque altro alcuni salti temporali e spaziali potevano disorientare un pò.

La Fuffa

Non me ne vogliano gli organizzatori e gli artisti che hanno lavorato duro per realizzare l'opera però bisogna ammettere che un quarto dello spazio della mostra era occupato da due cose assurde:
  • La macchina dei ritratti occupava un sacco di spazio (si intravede qui sotto) ed è un prodotto che artisticamente dice poco o nulla anche se il  legame con il gioco è molto chiaro

  • Il proiettore di luci distorte, che ricordava tanto uno di quei filmati per il lavaggio del cervello, era veramente inutile e disturbante

Il Verdetto

Sono uscito dalla stanza, nonostante tutto, soddisfatto. L'idea è buona, i materiali esposti di qualità, l'insieme di informazioni era completo e poter provare il gioco è una cosa che aiuta molto i nuovi arrivati a comprendere il contesto.
Le pecche restano, sopratutto perchè la qualità dell'illuminazione dovrebbe essere  la base per un esposizione in un museo, ma sono riuscito a perdonare anche questo.

Requiescas in pacem.

Sito Ufficiale: http://acartrevolution.com/
Foto prese da: http://acartrevolution.com/gallery/









31 gen 2011

Salvador Dalì @ Mostra a Palazzo Reale di Milano

Soggetto: "Salvador Dalì - il sogno si avvicina"
Tipologia: mostra d'arte
Location: Palazzo Reale
Costo: Il prezzo del biglietto è di 10€ + eventuali 0,50€ in caso di prevendita (come nel mio caso).
Recensione:
Arriva in pompa magna (come ci si aspetta per artisti di questo calibro) a Milano l'esposizione delle opera d'arte di Salvador Dalì ospitate a Palazzo Reale. Biglietti prenotatili come un comune biglietto da concerto su Ticketone, cartelli ovunque, un artista eccezionale, insomma tutte le premesse per un grande evento artistico.
Purtroppo tutto inizia sotto i peggiori auspici. Ad inizio gennaio i biglietti non sono prenotatili già  per tutti i weekend dello stesso mese: comprensibile per un evento del genere, peccato che queste date non siano segnalate "esaurite", semplicemente il sito di ticketone va in crash. Una maggiore trasparenza sarebbe stata preferibile.
Prenotati i biglietti (recuperabili esclusivamente in loco) inizia l'attesa per l'evento. Per chi come me di Dalì consce il minimo indispensabile, l'attesa è grande e l'obbiettivo è ammirare dal vivo quelle opere originali che tutti abbiamo imparato a conoscere. Posso anticipare che il mio "appetito" è stato saziato solo a metà.
Iniziamo a parlare dell'ingrasso alla mostra.  Ho prenotato i biglietti per le 12:30 di venerdì, un orario a mio modo di vedere buono anche se non il migliore. Ovviamente la coda era già molto lunga già dalle 11:50  confermando la grandissima affluenza ad un evento di questa rilevanza.
Online le prenotazioni erano per fasce di orario, come se si potesse effettuare un ingresso ogni ora. All'arrivo a palazzo reale però io e la mia dolce metà non abbiamo trovato alcun indicazione per l'ingresso "preferenziale" per le prenotazioni: nessun cartello o stuart responsabile. Così, come per ogni passante, abbiamo dovuto aggiungerci alla lunga (e quasi immobile) coda. Circa 10 persone ogni 7/8 minuti effettuavano l'ingresso, probabilmente frenati anche dal grande numero di gruppi scolastici in costante ingresso. Proprio grazie a questi ho potuto avvicinarmi ad un responsabile del loro ingresso per chiedere informazioni e scoprire così che potevo tranquillamente superare le transenne e raggiungere il primo piano, il vero ingesso dalle mostra. Insieme al biglietto d'ingresso vengono fornite: un buono di 5,50€ nell'acquisto di acqua Ferrarelle, un buono per l'ingresso con biglietto ridotto alla mostra di Alberto Savino, un piccolo dépliant che spiega la disposizione delle camere della mostra ed il loro contenuto.
La mostra è ben fornita e ben disposta. 8 grandi stanze che corrispondo a periodi diversi diversi dell'artista.
Trovano spazio Dali e la sua visione della guerra, il suo periodo surrealista, Dali e la forma umana, Dali e gli spazi infiniti. L'opera più imponente è sicuramente la celebre Stanza di Mae West di Oscar Tursquests Blanca che occupa molto spazio e che stupisce per la sua precisione e "visionarietà", unica nel suo genere.
Bella e interessante la stanza che ospita il paesaggio con la fanciulla che salta la corda, con un interessante muro di colore blu profondo che sembra quasi proseguire fuori dalla tela il cielo del dipinto. Buone e interessanti le opere di Dali e la guerra nella stanza del male, con grandi classi proposti come l'atroce "volto di guerra" e l'idillio  atomico e uranico melanconico (1945) che rappresenta un interessante mix delle figure tipiche della guerra (un bombardiere) e della cultura america (il baseball, con giocatori e mazze), quasi a sottolineare il miscuglio dei due universi in grande contrasto. (Il baseball americano non si è mai fermato durante la II guerra mondiale, l'unica occasione è stata per le settimane successive all'11 settembre 2001). Poco interessanti e male posizionate invece le stanze dove venivano riprodotti alcuni documentari sulla vita di Dali. Gli schermi sono troppo vicini e l'audio delle due rappresentazioni si mischia e confonde. UN DISASTRO. La mostra non dura molto e presto si raggiunge l'ultima stanza dove viene riprodotto in anteprima (in italia)  per la prima volta il cortometraggio animato "Destino", una collaborazione tra Walt Disney e Dali tra il 45' e il 46'. Un cortometraggio che fa risaltare le capacità "surrealiste" di Dali, mostra in pieno la sua arte in movimento. Purtroppo dura molto poco e molto di quello che viene proposto non è che un a ripetizione di molte sue opere. La stanza è ornata di diversi schizzi che sono diventati parti del corto metraggio. Particolarmente interessante un dipinto su tela della torre di babilonia.
Dopo l'ultima stanza "Epilogo" della mostra il ricco e costosissimo negozio della mostra.
Purtroppo uscire dalla mostra lascia un po' a bocca asciutta. L'artista è grande e vario, con una carriera davvero lunga ed interessante. Purtroppo alcune fasi della sua vita sono solo accennate e mancano le più celebri opera, prime fra tutte "Gli orologi Molli: la persistenza del tempo".
Una buona mostra che vale sicuramente il prezzo del biglietto (PRENOTATE ED ENTRATE NEL VOSTRO ORARIO!), si poteva sicuramente fare un pò di più. E questo, sul questionario finale proposto lo ho scirtto :)


Location: 8 - Bellissimo il palazzo reale. Facile da raggiungere, poca coda se si prenotano i biglietti. 
Pezzi esposti 7  Buona collezione, un grande sunto della lunga carriera di Dali. Peccato davvero per la mancanza dei pezzi più celebri.
Organizzazione: 3 Poca, quasi assente. Manca qualche indicazione per le prenotazioni!
Prezzo: 10 Perfettamente in linea con quanto offerto. Ottimo.
Voto: 8-- Una buona mostra che vale sicuramente il prezzo del biglietto (PRENOTATE ED ENTRATE NEL VOSTRO ORARIO!), si poteva sicuramente fare un pò di più. E questo, sul questionario finale proposto lo ho scritto :)