20 feb 2011

Il lago dei cigni di Tchaikosky


Titolo: Il lago dei cigni di Tchaikosky
Tipologia: Balletto
Location: Trasmesso al Cinema Silvio Pellico di Saronno in differita dalla Royal Opera House di Londra
Trama:
Il giovane principe Siegfried festeggia il suo compleanno alle porte del suo castello. Durante i festeggiamenti la madre gli raccomanda di trovare una moglie tra le pretendenti che raggiungeranno il castello il giorno successivo. Siegfried ed i suoi amici decidono di concludere la festa andando a caccia nel bosco; qui i giovani incontro un gruppo di cigni che non sono altro che ragazze trasformate in questa elegante veste dal malvagio mago Rothbat. I cigni possono tornare ad assumere la forma umana solo durante la notte, e proprio grazie a questa circostanza il principe Siegfried si innamora della loro regina Odette, la quale racconta la loro triste storia e l'unico modo per annullare l'incantesimo: Una promessa di matrimonio in punto di morte. Il principe oramai innamorato, invita Odette alla festa del giorno successivo, giusto in tempo, prima che l'alba sorga. Alla festa però si presenta Rothbat con la figlia Odile, sosia di Odette. Siegfred cade nell'inganno e presenta Odile alla madre come futura sposa. Odette, che osserva la scena, fugge verso il lago. Solo in quel momento il principe si rende conto di essere stato giocato, e scappa anch'egli verso il lago, dove, disperatamente cerca di salvare la morente Odette. I due amanti però, vengono sopraggiunti da un potente temporale che porta via le loro speranze e le loro vite.
Recensione:
Atteso con particolare insicurezza, il balletto dimostra tutte le sue qualità fino dalle prime scene. Se per tante persone come me, il titolo del balletto è inconsciamente considerato come "noioso" e "pesante", questa rappresentazione scioglie ogni incertezza: è un opera d'arte energica e interessante. Un corpo di ballo gigantesco e una coreografia maestosa rendono il palco fin da subito animato e spettacolare. I colori intensi, i costumi particolareggiati, le musiche potenti e armoniose e lo stile perfetto dei ballerini lasciano meravigliati dall'inzio alla fine. Nessun elemento è lasciato al caso e il cancello prima, po lo specchio sullo sfondo che rappresentano gran parte della coreografia dei due atti recitati a palazzo risultano imponenti e "magici" come forse nessuno si aspetta. Bravissimi i ballerini ad alternare stili e costumi nelle varie fasi svolte al palazzo. Notevole in modo particolare i balli nazionali con una coppia su tutte che spiccava per agilità e grazia e la bellezza dei costumi di un intero gruppo di ballerini con sfumature dal nero al viola.
Passando agli atti che coinvolgono il lago dei cigni, posso sicuramente dire che Marianela Nunez si conferma la bravissima ballerina che tutti descrivono. Mai un errore, mai una sbavatura. Per gli spettatori meno tecnici e più legati al risultato finale, si è trattata di un esibizione perfetta. I cigni, come i villi di Giselle, risultano sincronizzati, armonici (particolarmente belle alcune formazioni in cui la loro disposizione richiama proprio il movimento di uno stormo di cigni) e i costumi, seppur non particolari come altri, uniscono semplicità e immediatezza nella rappresentazione. Anche la coreografia del lago è di alto livello, semplice, ma non modesta. Il finale con apoteosi celestiale è di alto livello tecnico.
Merita un discorso a parte il protagonista "Sigfreid" Thiago Soares. Il personaggio in se, seppur protagonista nella storia, nel balletto sembra più un eccellente estraneo che balla meno di tutti, compare in tutti gli atti, ma senza mai dominare la scena. Le sue comparse sembrano più "dovute"che "necessarie". Il ballerino è comunque bravissimo quando gli viene data occasione, ma in generale, la sua presenza scenica è quasi nulla.
Nel complesso comunque, Il lago dei cigni, è e rimane il balletto più bello e conosciuto da tutti e la Royal Opera di Londra lo porta sul palcoscenico con spettacolarità, maestosità e tanto tanto gusto artistico. Un colossal a teatro. Imperdibile.

Recensione II - Proiezione nei cinema
Merita nuovamente un paragrafo a parte la riproduzione dell'opera attraverso la sala cinematografica, questa volta in differita. Qualità altissima dello schermo, ottimo l'audio e in generale la sensazione di essere a meno di 10 metri dagli attori. Buono il prezzo, apprezzabile il rinfresco e nel complesso, un idea eccezionale.
Posso permettermi però di consigliare di anticipare la riproduzione non solo con l'attuale opuscolo di essenziale qualità, ma anche magari da un piccolo discorso di introduzione all'opera.

Trama: 9 - La trama è meno banale di quel che ci si aspetti. Lineare e semplice, ma perfetta per il balletto.
Scenografia e Costumi: 10 e Lode - Spettacolari, fantastici e imperiosi. Una meraviglia da vedere e per cui vale la pena farsi impressionare.
Attori: 9 Tutti bravissimi, da quelli principali (l'irrilevanza del protagonista impedisce di raggiungere la perfezione), ai ballerini di contorno che questa volta sono stati anche bambine e particolarmente vari nello stile. 
Musiche 8 Elevata qualità. Il tema principale è fanstasico.
*Riproduzione: 10 Come un film da Oscar visto al cinema.  

Voto: 10  Irraggiungibile, un Oscar del balletto, una spettacolare danza che riempie le orecchie e il cuore. Perfetto.